“Il Judo non si impara sui libri. Solo il Maestro può indicare la via e il modo migliore per percorrerla. Non chi si fa chiamare Maestro, ma chi lo è. E, se lo è, gli si deve dare tutta la fiducia. Il dubbio, nei confronti del Maestro, toglie ogni validità al rapporto con lui. Meglio allora cambiare e rivolgersi ad altri.
Fare Judo vuol dire anche abbandonarsi, senza riserve o secondi fini. Non si chiede né si vuole un rapporto di sudditanza o sottomissione. Il Maestro non è un’autorità istituzionale, non è un colonnello, non è un duce. E’ un uomo che merita fiducia e al quale si deve dare fiducia.
Se non la merita non è un Maestro“