


Titolo del Progetto: "JUDO! Non Solo Sport ...... " anno 2007
Soggetto Proponente e Titolare: A.P.D. YAMASHITA JUDO CLUB DI GIANO DELL’UMBRIA.
Responsabile legale dell’Iniziativa: Presidente Avv. Marco Parmegiano Palmieri.
Responsabile Tecnico dell’iniziativa: Lamberto Parmegiano Palmieri - laureato in scienze motorie e sportive, istruttore di Judo Cintura nera 4° dan.
Equipe di Progetto:Struttura tecnica della A.P. D. Yamashita Judo Club.
Premessa
Lo sport costituisce la più grande manifestazione di occupazione del tempo libero ed è un fenomeno distintivo della società occidentale contemporanea: è veicolo di cultura e mezzo di educazione che coinvolge i due maggiori soggetti preposti alla formazione dell'individuo, la famiglia e la scuola. Il desiderio del giovane di divertirsi, di incontrare altri amici, migliorare il proprio aspetto fisico, avere successo, spinge il giovane a vivere l'esperienza dello sport, finalizzata alla ricerca di una propria identità e di una propria indipendenza.Nonostante nella nostra società vi sia apertura allo sport, appare ancora del tutto insufficiente rispetto alla tendenza alla sedentarietà, tecnica sempre più diffusa (televisione-computer, play station ….. ecc.. Riteniamo che per innescare un cambiamento culturale ed auspicare una pratica sportiva di tutti intesa come azione quotidiana di ogni cittadino, è necessario confrontarsi sul piano educativo ed intervenire nel rapporto scuola extra-scuola con l’obiettivo di migliorare l’azione educativa rivolta alle giovani generazioni.
Contesto e motivazioni
L'esigenza di questa associazione sportiva di proporre il progetto “JUDO, Non Solo Sport ……“, rivolto agli studenti della scuola primaria, nasce dalla volontà di promuovere i principi ed i valori educativi di cui questa disciplina sportiva è caratterizzata che si ritiene, possono essere un valido complemento, un’importante integrazione dei principi educativi contenuti nei programmi ministeriali della scuola.Il judo è una disciplina che si adatta perfettamente bene alle necessità educative e di sviluppo psicofisico dello studente di scuola primaria. Le esperienze ludico-motorie che andranno ad essere proposte durante il progetto potranno contribuire alla conoscenza, quindi alla presa di coscienza da parte dello studente, del proprio schema corporeo inteso nella sua globalità e nella sua segmentarietà. Saranno proposti giochi-judo a coppie e di gruppo che aiuteranno gli alunni:1. a superare la paura (dove esistente) delle rotazioni e delle cadute all’indietro;2. a superare il pudore verso la conoscenza della diversità dell’altro e verso l’avvicinare e toccare con il proprio corpo il corpo del compagno;3. a misurarsi con se stessi mitigando l’aggressività o superando la timidezza del confronto con l’altro;4. a migliorare le proprie capacità di attenzione mentale che spesso coincide con l’eccesso di esuberanza motoria;5. a migliorare le proprie capacità relazionali per stare bene con se stessi e con gli altri;6. a considerarsi parte del gruppo mettendo a disposizione di tutti la propria individualità.Tutto questo, ma anche molto altro perviene in aiuto al processo educativo dello studente che comunque ha bisogno di opportunità formative in aggiunta a quelle fornite dalla famiglia e dalla scuola.Altro motivo fondamentale è la promozione del judo per tutti e la divulgazione del concetto che “Judo non è violenza”, non è elemento di pericolo per chi lo pratica, ma è un elemento prezioso del processo di formazione e maturazione del ragazzo nel rispetto di una “filiera di valori” che sono: Judo = Tradizione = Disciplina e rispetto delle regole = Rispetto di se e dell’altro = Pratica sportiva per tutti = Sport Olimpico = Filosofia di vita, ma anche tanto altro…….. .
La nostra esperienza in questi anni con gruppi di ragazzi anche in alcuni casi socialmente disagiati o socialmente svantaggiati ci ha fatto ritenere che il judo possa costituire, una via (disciplina) di aggregazione dei giovani, dove i valori educativi dello sport (il judo è uno sport tradizionale) abbiano un ruolo non solo nell'attività sportiva, ma anche al di fuori di essa, nella vita di tutti i giorni.
Obiettivi
Sotto l’aspetto motorio/sportivo il judo non è un'attività individuale, ma si pratica insieme, anche se naturalmente l'apprendimento e l'atto creativo, sono strettamente personali. Raggiungere un grado di abilità nel lottare, vuol dire capacità di elaborazione di una strategia di azione tenendo conto di tutti i dati dell'esperienza (aspetto cognitivo); scegliere tra le molte, la soluzione più originale ed efficace al momento del confronto (adattabilità); significa aver sviluppato una serie di pre-requisiti sul piano psicomotorio, come la coordinazione dinamica, l'agilità, la destrezza, il senso del ritmo, dello spazio, l'equilibrio statico e dinamico, la velocità la rapidità, etc. Significa inoltre aver sviluppato anche tutte le capacità condizionali, come risultato di un armonico sviluppo morfo-fisiologico che la pratica di questa disciplina promuove.
Sul piano della socializzazione il judo, basandosi su un contatto stretto tra i praticanti, fornisce la possibilità di reciproca conoscenza e coscienza della diversità dell'altro e il rispetto dell'altro nonché la consapevolezza che da soli non si arriva a molto, ma per progredire occorre essere insieme. Sotto l'aspetto emotivo-affettivo, grazie al contatto con l'altro, si vincono molti complessi nei confronti del prossimo e molte incertezze e tensioni dovute a problemi educativi, ambientali e psicologici di vario tipo. Da quanto espresso sinteticamente è possibile comprendere che il bambino di 6/10 anni , possa trovare in relazione alle diverse tappe di sviluppo che vive, occasioni di crescita e quindi esperienze educative, dove per educazione si intende il risultato finale di un processo, cioè aggregazione con gli altri, (riscoperta dei valori dell'amicizia) e, socializzazione con gli altri attraverso i veri valori dello sport. Il confronto con i cotanei, educando la componente agonistica competitiva che appartiene ad ogni giovane, può essere orientato dall'Insegnate Tecnico a strumento di crescita e di maturazione personale, oltre che ad un maggiore rispetto degli altri.
Finalità
Nell’ipotesi di realizzare il progetto su base annua o pluriennale, le finalità di tipo psicomotorio che si potrebbero raggiungere sono le seguenti:
1. obiettivi di tipo coordinativo e condizionale:
equilibrio, coordinazione generale e segmentaria, orientamento nello spazio, consolidamento della lateralità e delle sensazioni propriocettive, velocità, resistenza, forza resistente.
2. obiettivi di tipo relazionale:
socializzazione, moderazione dell'aggressività, superamento della timidezza, rispetto degli altri, ricerca della sicurezza e dell'autocontrollo.
3. "pianeta materassina":
una delle principali peculiarità del judo è la presenza della materassina (Tatami). Questa attrezzatura permette alcune esperienze motorie esclusive come il cadere lo strisciare e il rotolare. La presenza di questa superficie di lavoro inoltre, infondendo sicurezza predispone gli allievi nelle condizioni psicologiche ottimali per determinati tipi di apprendimenti.
Soggetti istituzionali coinvolti nel progetto
Amministrazione Comunale di Giano dell’Umbria, Regione Umbria, Ufficio Scolastico regionale.
Tempi e modalità di attuazione
Si propone che il progetto possa svolgersi nelle giornate del sabato con un calendario da concordare con la scuola. Le lezioni di un ora o di cinquanta minuti potranno svolgersi dalle ore 8,20 alle ore 12,20 e saranno tenute da insegnati laureati in scienze motorie e da istruttori qualificati CONI- FIJLKAM e C.A.S. (Centri Avviamento allo Sport) dell'Associazione Polisportiva Yamashita Judo Club di Giano dell’Umbria. metterà a disposizione, un tatami (tappeto) per lo svolgimento delle attività in un apposito locale (palestra) indicato dalla scuola.
Risorse Finanziarie
A carico dell’Associazione Polisportiva Yamashita Judo Club. La stima preventiva dei costi è di € ………………………… come da preventivo economico allegato.
Verifica e valutazione
Attraverso la realizzazione di una manifestazione e la somministrazione di un questionario finale sarà possibile verificare i progressi psicomotori, ma soprattutto l’indice di gradimento da parte degli studenti coinvolti. Potrà essere quindi redatto un report contenente i risultati delle verifiche e della valutazione, che servirà come base per la eventuale ri- programmazione della attività.